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Discussione:Introduzione
Da WikiUFO.
Sono d'accordo con l'impostazione data a Wikiufo. A sessant'anni ancora non rinuncio a credere che siamo soli nell'Universo e che non esista un'altro mondo che non abbia avuto le stesse nostre opportunità per la comparsa della vita; che esistano quindi nostri "fratelli". D'altra parte, nella storia del cammino dell'umanità, non rari sono i ricorsi al cielo, alle stelle ed a tutto quello che è al di sopra della nostra testa. In alto e dall'alto intervengono i fenomeni necessari come la pioggia e quelli inconoscibili che hanno contribuito all'idea delle religioni, dell'essere supremo, del Grande Padre di tutti gli dei cui ci rivolgiamo fin dagli albori e sempre, quando ci sentiamo piccoli ed inadeguati. La scienza ci dice che uno degli Dei potremmo chiamarlo caso, il caso come eventualità o l'avvenimento random, il soffio della vita. Fino ad ora il fatto che noi possiamo essere il prodotto di esperimenti condotti da "altri", magari nostri fratelli alieni, era relegato nel mondo della fantascienza o della follia. Da quando si è cominciato a discutere con la scoperta del DNA e con la possibilità resa attuale di poterlo manipolare, il problema delle origini è diventato forse meno problematico o almeno si è allargato il campo delle teorie nell'ambito del possibile. Resta comunque il mistero, se quanto detto fin qui non ha annoiato, delle origini degli "altri fratelli" ed allora, come a Monopoli, si riparte da zero. Con le stesse domande.
Dr Tivalotti
tivalotti@alice.it