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Clear Skies/documento1
Da WikiUFO.
Pres. CS – versione 1.0.9 - 30.08.2010
PRIMA PARTE - CATALOGO INTERNAZIONALE DELLE OSSERVAZIONI DI FENOMENI AEREI NON IDENTIFICATI (UAP) DA PARTE DI ASTRONOMI ED ASTROFILI
Definizione generale: Il progetto Clear Skies è un’iniziativa di studio che ha per scopo la raccolta, la valutazione, l’analisi e la diffusione di risultati attendibili sulle osservazioni di supposti Fenomeni aerei non identificati fatte in tutto il mondo da astronomi professionisti e dilettanti (ossia da astrofili). Per osservazioni di Fenomeni aerei non identificati (Unidentified Aerial Phenomena, UAP) s’intendono quelle il cui contenuto potrebbe costituire un’evidenza, anche debole, dell’esistenza di fenomeni sconosciuti al corpus delle attuali scienze naturali nel senso ampio del termine.
Coordinatore del progetto: Giuseppe Stilo – Centro Italiano Studi Ufologici.
Testimonianze prese in considerazione
Le osservazioni da inserire nel catalogo sono definite in base all’appartenenza del testimone a determinate categorie sociali. In altri termini, nel catalogo sono presenti soltanto avvistamenti effettuati da astronomi e da astrofili. · Con il termine “astronomi” s’intendono coloro che esercitano professionalmente l’attività dell’astronomo, o che possiedono una formazione culturale superiore in quell’ambito disciplinare. · Con il termine “astrofili”, invece, si intendono coloro che, pur non esercitando professionalmente l’attività dell’astronomo, possedendo una sufficiente formazione culturale, per passione e per fini di arricchimento culturale o simili, hanno l’hobby dell’astronomia, esercitata come dilettanti, in modo individuale oppure in ambiti associativi o presso istituzioni private o pubbliche, ma senza che l’astronomia sia la loro attività principale.
L’appartenenza dei testimoni a questi gruppi, determinata con chiarezza dalle informazioni disponibili, è un discrimine fondamentale. In mancanza di informazioni chiare sul punto, molte osservazioni - anche se riportate ad esempio in riviste e libri di astronomia o dovute a testimoni il cui status non è chiaro - sono escluse dal catalogo. In generale, i casi dei testimoni semplici “appassionati” di astronomia e definiti in modo simile non sono presenti nel catalogo.
Limite temporale
Dovrebbero essere inserite nel catalogo le osservazioni avvenute dal 1° gennaio 1600, stabilito come momento convenzionale per la definitiva separazione fra scienza astronomica in senso moderno e credenze astrologiche e magiche e nell’imminenza dell’inizio dell’utilizzo del telescopio da parte di Galileo.
Carattere geografico
Il Progetto Clear Skies prende in considerazione non solo le osservazioni italiane ma anche quelle verificatesi nel resto del mondo.
Inclusioni ed esclusioni
Il catalogo deve includere in essenza le osservazioni di presunti fenomeni aerei non identificati verificatisi nell’atmosfera o presumibilmente nello spazio periterrestre. Per fenomeni aerei non identificati s’intendono quelli che i testimoni non sono stati in grado di identificare, ma con un’importante precisazione:
· non avendo il progetto come scopi specifici studi di psicologia della percezione, di sociologia della scienza, di storia dell’immaginario scientifico o della cultura popolare bensì l’esplicita ricerca di una possibile evidenza di fenomeni sconosciuti all’attuale corpus delle scienza naturali nel senso ampio del termine, salvo casi particolari il catalogo includerà, per le osservazioni fatte prima del 1945, soltanto episodi che comportino TUTTORA un minimo di difficoltà d’identificazione. Pertanto, non vi figureranno descrizioni di fenomeni convenzionali che oggi appaiano di sicuro erronee o che siano legate al contesto culturale dei tempi circa ad es. aurore boreali, bolidi, pareli, ecc.
· Tuttavia, a causa del sorgere del mito popolare dei cosiddetti “UFO” e della sovrapposizione di esso al problema delle osservazioni di possibili UAP, questo criterio d’esclusione non sarà applicato per i casi successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Pertanto, dopo il 1945 saranno presenti senz’altro ANCHE tutti quei fenomeni che si ritiene di poter interpretare con cause banali, a patto che non siano stati riconosciuti dai testimoni. Sono inoltre escluse dal catalogo le osservazioni di TLP (transient lunar phenomena) o di altri fenomeni anomali in apparenza avvenuti sulla superficie di altri corpi celesti, quali il Sole e gli altri pianeti del sistema solare. Dovrebbero inoltre essere in teoria escluse le osservazioni di presunti oggetti astronomici sconosciuti, quali il cosiddetto pianeta Vulcano, pianeti intramercuriali, comete e supernove mai identificate, ecc., ma con l’avvertenza che saranno invece di fatto incluse quelle osservazioni attribuite a cause del genere ma fenomenologicamente non assimilabili ad esse per dettagli descrittivi, plausibili interpretazioni dei dati testimoniali, ecc.
Valutazione dei casi
Al fine di mettere in evidenza i casi potenzialmente rilevanti per la ricerca dell’evidenza di possibili UAP, essi saranno suddivisi in alcuni raggruppamenti, che non avranno riguardo circa la territorialità dei luoghi d’osservazione (estera o italiana):
1) casi in cui è stato possibile formulare con grado di probabilità più o meno elevata un’identificazione in termini di cause convenzionali, raggruppate per singolo tipo di causa e per grado di probabilità identificativa (livelli d’identificazione da 1 a 3, ossia identificazione ritenuta “possibile”, “probabile” o “certa”), in funzione crescente del numero di parametri descrittivi che occorre modificare per arrivare ad un’identificazione del caso; 2) casi in cui le informazioni disponibili non sono sufficienti per emettere alcuna valutazione sulle cause di essa (livello d’identificazione 0); 3) casi relativi a presunti Fenomeni aerei non identificati (potenziale evidenza per l’esistenza di UAP).
Dati biografici dei testimoni
In specie per i casi avvenuti prima della metà del XX secolo, sarà particolarmente curata la ricerca e l’acquisizione di dati biografici sui testimoni.
Fonti
Dovrebbero essere considerate tutte le fonti relative alle osservazioni, ma particolare enfasi sarà posta sulla ricerca, l’acquisizione e ricostruzione delle fonti primarie, massime di quelle derivanti da pubblicazioni scientifiche o comunque da letteratura “colta”.
Sistema di classificazione "Herb modificato"
Le osservazioni sono raggruppate in quattro tipologie, a secondo delle caratteristiche dei fenomeni osservati:
Classe 0 - corpi puntiformi con moto uniforme
Classe 1 – fonti estese con moto uniforme
Classe 2 – fonti puntiformi con moto variabile
Classe 3 – fonti estese con moto variabile
Per tutte le quattro classi esiste l’ulteriore specificazione “D” ed “N” a secondo che il fenomeno sia stato osservato in ore di luce o di buio (prima o dopo il tramonto locale).
Interazioni ambientali e rilevazioni strumentali
Tutte le quattro classi possono essere caratterizzate da due grandi categorie di manifestazioni accessorie:
- da “interazioni ambientali” (indicate con la sigla “INT”) a secondo che il fenomeno sia associato in modo diretto o indiretto a supposti effetti elettromagnetici (EM), al rinvenimento di tracce (TRA) di residui o di sostanze (RES), oppure ad effetti fisiologici o psichici sui testimoni (WIT) o su animali (AN);
- da “rilevazioni strumentali” (INS) a secondo che il fenomeno sia stato osservato, registrato o misurato con l’uso di telescopi (TEL), cannocchiali e binocoli (BIN), teodoliti (THEO), radar (RA), macchine fotografiche (PH, CCD), apparati per riprese filmate (FILM), strumenti per misurazioni di qualsiasi tipo (TR), ecc.
Autovalutazione dei risultati conseguiti
Nella convinzione che il responsabile di qualsiasi iniziativa di studio debba essere in grado di misurarne in modo oggettivo l’andamento in modo da giustificarne la prosecuzione, il progetto è concepito in modo da puntare al raggiungimento di alcuni risultati minimi riassumibili come raccolta, produzione e diffusione di valutazioni, studi ed analisi complessive e rapporti d’indagine su singoli casi. A tal fine sono stati individuati numerosi parametri che, raccolti nelle aree “accrescimento dell’archivio progettuale”, “produzione e pubblicazione di rapporti d’indagine, studi, pubblicazioni” e “rapporti di collaborazione” saranno misurati numericamente ogni mese.
SECONDA PARTE - LA BASE DATI DEL PROGETTO CLEAR SKIES
La base dati del progetto Clear Skies è un semplice insieme di campi gestiti dal programma di fogli di calcolo elettronico Excel. E’ stata ideata e realizzata dall’autore di questo documento, attuale coordinatore del progetto. Essa è concepita come un mezzo di semplice implementazione tramite il quale risalire ai soli dati essenziali delle osservazioni di supposti fenomeni aerei non identificati fatte in tutto il mondo da astronomi professionisti e dilettanti (ossia da astrofili).
Per mantenere la velocità di gestione in funzione del tempo disponibile si è scelto di non introdurre campi relativi alle fonti né a sunti degli avvenimenti. Per risalire ad elenchi cronologici delle fonti ed a resoconti dettagliati degli eventi ed alle loro valutazioni analitiche occorrerà dunque disporre dei testi completi relativi alla descrizione dei singoli casi.
Segue l’elenco dei campi con indicazioni circa il loro contenuto. Al momento la base dati comporta quattro fogli diversi.
Foglio del catalogo generale
Clear Skies Code Codice univoco del caso, di uso interno al progetto Clear Skies. E’ formato di tre parti: 1) un progressivo generale; 2) un sub-codice di una, due o tre lettere che indica lo stato nazionale o il territorio non indipendente in cui l’avvistamento è stato fatto; 3) l’anno dell’avvistamento. Ognuna delle tre parti può contenere od essere integrata da punti interrogativi ad indicare incertezze.
Day. Giorno dell’avvistamento, o almeno indicazioni disponibili approssimative su di esso.
Month. Mese dell’avvistamento, o almeno indicazioni disponibili approssimative su di esso.
Year. Anno dell’avvistamento, o almeno indicazioni disponibili approssimative su di esso.
HH. Ora d’inizio dell’avvistamento, o almeno indicazioni disponibili approssimative su di essa (indicate in questo campo con termini quali “Dawn”, “Day”, “Morning”, “Midday”, “Afternoon”, “Sunset”, “Evening”, “Night”, ecc) . Se nota con approssimazione, numero seguito dalla sigla “ca
MM. Minuto d’inizio dell’avvistamento. Se noto con approssimazione, numero seguito dalla sigla “ca”.
SS. Secondo d’inizio dell’avvistamento. Se nota con approssimazione, numero seguito dalla sigla “ca”.
Exact Location. Località esatta da cui è stato fatto l’avvistamento. Corrisponde al concetto di “frazione” o “località” nell’ordinamento amministrativo italiano. Nei casi esteri segue le adeguate divisioni amministrative.
Municipality. Corrisponde al concetto di “comune” dell’ordinamento amministrativo italiano. Nei casi esteri segue le adeguate divisioni amministrative.
Province/State. Indica la suddivisione amministrativa opportuna (provincia, stato, prefettura, distretto o altro pertinente) in cui si trova la località da cui è stato fatto l’avvistamento.
Country. Stato nazionale o territorio non indipendente da cui è stata fatta l’avvistamento. L’indicazione si riferisce allo status politico e di suddivisione amministrativa dei territori, non a quello – eventualmente diverso – del momento in cui è stata fatta l’osservazione.
Geogr. Coord. Coordinate geografiche precise della località da cui è stato fatto l’avvistamento.
AS/AF. Riportando una o entrambe le sigle separate da barra, indica se i testimoni del caso sono astronomi (AS) e/o astrofili (AF).
Eyewitness. Cognomi e nomi dei testimoni, o almeno indicazioni disponibili circa la loro identità. I testimoni non astrofili o astronomi sono indicati in modo generico e non con cognomi e nomi.
Clear Skies Class. Indica l’appartenenza del caso ad una delle quattro categorie del sistema di classificazione “Herb modificato”.
Minimal distance. Se nota, indica la distanza minima in metri riferita fra l’osservatore e il testimone. Per convenzione, le osservazioni effettuate a distanza <200 metri sono considerate “ravvicinate”.
D/N. Indica se il fenomeno è stato osservato in ore di luce o di buio (prima o dopo il tramonto locale).
INT. Sigla per “interazioni ambientali”, a secondo che il fenomeno sia associato in modo diretto o indiretto a supposti effetti elettromagnetici (indicati con EM), al rinvenimento di tracce (indicati con TRA) di residui o di sostanze (RES), oppure ad effetti fisiologici o psichici sui testimoni (WIT) o su animali (AN).
INS. Sigla per “rilevazioni strumentali”, a secondo che il fenomeno sia stato osservato, registrato o misurato con l’uso di telescopi (indicati come TEL), con cannocchiali e binocoli (BIN), teodoliti (THEO), radar (RA), macchine fotografiche (PH, CCD), apparati per riprese filmate (FILM), strumenti per misurazioni di qualsiasi tipo, ecc. (TR).
Level of Identification. Contiene indicazioni sullo status di non identificazione dei casi. A questo scopo è usata una serie a cinque livelli indicati con numeri: Classe d’identificazione 0 – Insufficient data Classe d’identificazione 1 – Possible identification Classe d’identificazione 2 – Probable identification Classe d’identificazione 3 - Identified Classe d’identificazione 4 – UAP: supposed Unidentified Aerial Phenomenon.
Causes. Contiene indicazioni sul tipo specifico di causa che si ritiene possa aver generato o che abbia senz’altro generato l’osservazione. Per l’’utilizzo si ricorre ad una serie di descrizioni validate. Nel foglio tutte le descrizioni sono usate al singolare anche quando le identificazioni coinvolgono più oggetti. Al momento esse sono le seguenti:
Artificial cloud from missile launch (nube artificiale dovuta a lancio di missile)
Ball lightning (fulmine globulare)
Balloon (pallone)
Bird (uccelli)
Bolide (bolide)
Chinese lantern (lanterne cinesi)
Cosmic ray (raggio cosmico)
Digital imaging process failure (difetto del processo di digitalizzazione dell’immagine)
Film emulsion (difetti dell’emulsione della pellicola)
Fireball contrail (scia di bolide)
Fireworks (fuochi d'artificio)
Flare dropped by planes (razzi di segnalazione sganciati da aerei)
Geostationary satellite (satellite geostazionario)
Hoax (falso deliberato)
Insects swarm (sciame d’insetti)
Iridium flare (brillamento su antenne di satelliti tipo Iridium)
ISS (transito stazione spaziale ISS)
ISS and shuttle (transito stazione spaziale ISS e shuttle)
Lenses reflex (riflessi sulle lenti di macchine fotografiche)
Lens flare (difetti delle lenti di macchine fotografiche)
Meteor (meteore)
Missile launch (lancio di un missile)
Non-event (episodio mai verificatosi)
NOSS satellites (satelliti NOSS)
Parelion (Pareli)
Particella illuminata dalle luce solare (Particle illuminated by sunlight)
Plane (aereo)
Processing flaw (difetto dello sviluppo della pellicola)
Satellite (satellite)
Space debris re-entry (rientro nell’atmosfera di rottami di velivoli spaziali)
Space vehicle (velivolo spaziale diverso da satellite)
Spurious instrumental glitch (difetto dell’apparecchiatura)
Star (stella)
Stratospheric balloon (pallone stratosferico)
Sun reflex on an object (riflesso del Sole su un oggetto)
Unreliable witness (testimone non attendibile)
Notes. E’ un campo che può essere liberamente riempito con informazioni che si ritengono utili a chiarire la struttura generale della dinamica dei singoli casi. Considerata l’attuale irrilevanza quantitativa dei casi comportanti osservazioni di entità animate, l’eventuale presenza di esse dovrà essere cercata in questo campo sotto la dicitura “entity observed”.
CISU General Catalogue. Contiene il codice-caso dei casi italiani come da Catalogo generale della casistica ufologica italiana del CISU.
Foglio dei casi per Paese
Riporta il numero di casi noti per singolo stato o territorio, accompagnato dalla sigla (tag) di una, due o tre lettere che identifica stati e territori.
Foglio dei casi con interazioni ambientali e rilevazioni strumentali
Riporta, raggruppandoli in tipologie specifiche, il numero di casi in cui sono noti effetti d’interazione che siano stati attribuiti ai fenomeni osservati e quelli in cui siano state effettuare rilevazioni strumentali d’ogni genere sui fenomeni.
Foglio dei casi ordinati per classi Clear Skies
Riporta i numeri dei casi attribuiti ad ogni singola classe Clear Skies e quelli relativi alla suddivisione fra osservazioni diurne e notturne.