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Da WikiUFO.

UAP

Acronimo formato dalle parole inglesi Unidentified Aerial Phenomena ( = Fenomeni aerei non identificati). E’ uno fra quelli proposti quali alternativi alla sigla di uso generale UFO, perché ritenuto in grado di ovviare a ciò che è stato ritenuto un limite di neutralità semantica insito in quest’ultima, in specie da quando essa, sostantivata in “Ufo”, è diventata sinonimo di astronavi extraterrestri in visita alla Terra. La sigla UAP è usata in modo limitato ma in ambiti qualificati, ad esempio dal Ministero della Difesa della Gran Bretagna per designare le osservazioni di fenomeni da esso raccolti, dal GEIPAN del Centro Nazionale di Studi Spaziali francese (che tuttavia sostituisce il termine Aerial con Aérospatiaux) per il proprio oggetto di studio e dall’associazione statunitense NARCAP, specializzata nelle testimonianze provenienti da personale aeronautico. Nel 2005 è stata riproposta dall’ufologo italiano Giuseppe Stilo per indicare – in modo simile a quanto fa il NARCAP - in modo specifico lo scopo dell’ufologia scientifica, che ad avviso di Stilo dovrebbe risiedere nella ricerca dell’evidenza per uno o più possibili fenomeni sconosciuti all’insieme delle scienze fisico-naturali correnti, evidenza che potrebbe essere individuata fra le osservazioni riferite dai testimoni e che in genere sono etichettate come “Ufo” ^[1]

Fonti

1. ↑ Stilo, Giuseppe (2005). Congedo dall'ufologia?. UFO - Rivista di Informazione Ufologica. Torino: CISU. 32. dicembre. 33-40