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Stilo Giuseppe
Da WikiUFO.
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Stilo, Giuseppe
Ufologo italiano (Firenze, 31 gennaio 1965). Sposato, nella vita lavorativa è un impiegato amministrativo, dipendente di una ditta privata. Vive e lavora a Pinerolo (Torino).
Prima fase dell'interesse ufologico
Attratto fin dalla primissima adolescenza dall'argomento, nel 1978 formò il primo, effimero gruppetto giovanile di appassionati, che operò sino al 1981 nella città di Catanzaro, dove risiedeva. Rientrato con la famiglia a Firenze, nel 1985 entrò in rapporto con i membri della "Sezione Ufologica Fiorentina" (SUF), che lo cooptarono nel comitato direttivo di quell'associazione il 19 giugno del 1986. Allo stesso tempo fu nominato socio del "Centro Ufologico Nazionale" (CUN), ma se ne dimise nell'aprile del 1988 ritenendo che quel gruppo fosse propugnatore di convizioni circa origini e cause del fenomeno UFO non supportate in modo adeguato dai dati. Aderì pertanto al "Centro Italiano Studi Ufologici" (CISU) , di cui è tuttora socio ordinario e presso il quale ha ricoperto vari incarichi dirigenziali.
Dalla fine del 1986 all'autunno del 1997 ha collaborato con il mensile dell'insolito Il Giornale dei Misteri come autore di un gran numero di articoli dedicati al fenomeno. Anche la rubrica "Notizie SUF", sebbene recasse la firma di Roberto Ricci, fra l'88 ed il '95 si dovette in realtà a Stilo. Collaborò alla stesura ed alla revisione di alcune parti del terzo volume della serie UFO in Italia della SUF, che sarà pubblicato nel 1990 dalle edizioni UPIAR di Torino.
Circa le sue convizioni del periodo, Stilo dichiara di non aver mai avuto sino in fondo un orientamento tradizionale di tipo extraterrestrialista. Più interessato sin dal'86 più al modo in cui la scienza avrebbe potuto prendersi carico del problema UFO, fu rapidamente attratto dalla corrente teorica dominante in quella fase, ossia dall'ipotesi socio-psicologica, di cui è stato un sostenitore sino alla fine degli anni '90 del secolo scorso, sia pur senza mai attestarsi su posizioni radicali.
Gli studi storiografici
Oltre che aver iniziato nel 1989 la sua collaborazione al periodico del CISU, UFO - Rivista d'Informazione Ufologica, per il quale ha realizzato numerosi saggi ed interventi, dal 1988 Stilo si occupa in modo costante della storia dei primi anni dell'era ufologica, con particolare riguardo alla ricostruzione puntuale di quella italiana.
Esempi significativi della sua produzione nel settore sono i quattro libri[1][2][3][4], parte di un progetto complessivo di otto, dedicati all'Italia ed a buona parte del panorama estero (con eccezione degli Stati Uniti) per il periodo 1946-1954 ed una monografia sul fenomeno americano delle Green Fireballs degli anni 1948-1951[5]
L'interesse per le Earth Lights e per l'ufologia strumentale
A partire dal 1999 Stilo ha sviluppato un forte interesse per il cosiddetto fenomeno delle Earth Lights, sul quale ha compiuto studi di vario genere e sul quale insieme allo studioso Roberto Labanti è stato sino all'ottobre 2011, quando ha lasciato il compito, titolare della maggior bibliografia internazionale mai concepita sulla questione. Ritiene che, in specie se esaminato nella prospettiva di studio dell'ufologia strumentale, il problema delle Earth Lights possa rappresentare un aspetto del tutto legittimo della più generale ricerca sui fenomeni UFO, dalle cui caratteristiche descrittive ad avviso di Stilo risulterebbe in molte occasioni non distinguibile.[6]
Titolarità di progetti di studio
Dopo essersi per diversi anni occupato della raccolta del materiale sulle presunte cadute di corpi volanti non identificati al suolo e in acqua verificatesi in territorio italiano (progetto CRASHCAT), e poi della bibliografia internazionale sulle cosiddette "Earth Lights" ha ceduto ad altro studioso la titolarità del primo progetto nel 2008 ed ha cessato la titolarità del secondo nell'ottobre 2011. Pertanto oggi si trova a coordinare questi sforzi di ricerca:
- Operazione Origini, ossia la raccolta, l'analisi e lo studio di tutto ciò che concerne i fenomeni UFO in Italia dal 1946 al 1954 compresi (coordinatore dal 1988);
- Progetto Clear Skies, dedicato alla valutazione degli avvistamenti fatti in tutto il mondo da astronomi ed astrofili (coordinatore dal 2006).
Svolgimento di inchieste ufologiche
Stilo dichiara di aver svolto sino all'autunno del 2008 circa cinquantacinque inchieste ufologiche definibili rigorosamente come tali. E' sua convizione che i casi più interessanti di cui ha avuto modo di occuparsi in prima persona siano stati l'incontro ravvicinato del terzo tipo verificatosi a Santa Maria di Catanzaro il 12 settembre del 1976, l'incontro fra un UFO e due elicotteri della Marina Militare con contemporanee osservazioni da terra da parte di gruppi di militari della MM e dell'AMI che ha avuto per centro, il 21 marzo del 1980, l'eliporto militare di Sarzana (La Spezia) e l'incontro fra un UFO ed un pilota di alianti con annesse, possibili osservazioni da terra fatto il 2 luglio del 2008 nella zona di Gignod (Aosta).
Osservazioni ufologiche personali
Ritiene di essere stato testimone di due fenomeni aerei per i quali non è in grado di risalire a spiegazioni convenzionali adeguate. La prima, fatta insieme al padre, avvenne nel pomeriggio dell'11 dicembre 1978 nella città di Catanzaro (disco nero di notevoli dimensioni apparenti in movimento silenzioso a quota relativamente bassa sulla città), il secondo la sera del 4 aprile del 2006 dalla sua abitazione di Pinerolo (luce di piccole dimensioni apparenti che effettuava complessi movimenti anti-aerodinamici lungo parte della volta celeste).
Rivendica il valore gnoseologico delle esperienze osservative dirette, ritiene che gran parte degli studiosi di orientamento razionale abbia effettuato almeno una volta nella vita osservazioni personali e dichiara di esser stato influenzato, nelle sue convinzioni e nel suo interesse per il fenomeno, da quanto constatato di persona.
Orientamenti teorici attuali
Stilo ritiene di dover riconoscere una serie di "padri nobili" nella propria formazione ufologica e nel proprio atteggiamento verso il problema. Il primo di essi è lo studioso Pier Luigi Sani, cui egli attribuisce l'insegnamento di una posizione generale di misura, di prudenza, di razionalità, d'intransigenza per le fonti e di capacità di non correre alle conclusioni. Il secondo è Paolo Fiorino, giudicato maestro nelle inchieste sul campo delle segnalazioni di presunti UFO, estensore di rapporti d'indagine che a suo giudizio a volte costituiscono dei veri monumenti all'acribia, alla perseveranza, all'acume scientifico. Il terzo è Renzo Cabassi, il cui anticonformismo e capacità d'indicare strade diverse da quelle già battute spingono Stilo a dire che lo studio dei fenomeni UFO è ancora appena ai suoi esordi.
Nel 2005 Stilo ha pubblicato un articolo in cui, in sostanza, prende congedo dall'ipotesi socio-psicologica, critica l'uso che molti ufologi europei d'orientamento razionale hanno fatto delle scienze umane a partire dalla fine degli anni '70 del secolo scorso e propugna la necessità di un forte ritorno d'attenzione per le scienze fisiche, per le indagini sul campo di casi già selezionati e promettenti con lo scopo esplicito di ricercare la possibile evidenza di uno o più fenomeni sconosciuti all'attuale corpo di conoscenze delle scienze naturali, fenomeni per i quali propone l'etichetta UAP[7]. Sostiene addirittura la necessità di un progressivo distacco dagli stilemi, dalla logica interna e dalle convenzioni che l'ufologia ha elaborato, adombrando l'opportunità di un "congedo" da essa.
Al contempo, attira l'attenzione, pur se con certe prudenze, sui tentativi di aggiramento del meccanismo delle testimonianze casuali indagate a posteriori dagli studiosi attraverso lo sviluppo dell'ufologia strumentale. Ritiene di particolare interesse lo studio di quanto avverrebbe da alcuni decenni nella vallata norvegese di Hessdalen e delle Earth Lights ed apprezza le sperimentazioni di stazioni di registazione automatica di fenomeni atmosferici come quella che il CIPH ha avviato nei pressi di Bologna nel 2007. Non nasconde però che l'ufologia strumentale non deve correre il rischio dell'estremismo, in specie se pretende di trascurare lo studio serio, maturo e consapevole delle testimonianze casuali, né tanto meno, per reagire a quelle che definisce "insistenze socio-psicologiche e definitorie, solo in apparenza d'intonazione scientifica", pensa che quella disciplina multiforme detta ufologia possa tralasciare di aver ben presente che è grazie ad un moderno apparato concettuale derivante dall'esperienza e dalle scienze dell'uomo che si può sostenere con fiducia che gran parte degli avvistamenti, se adeguatamente inchiestati, si rivelano equivoci e misinterpretazioni di ogni genere, seppur di solito piuttosto semplici.
Oggi Stilo ritiene che sia possibile costruire un'evidenza indiziaria, ancorché fragile, relativa all'esistenza di uno o più fenomeni atmosferici sconosciuti. Nel riassumere la sua posizione odierna, egli conclude che "in trentun anni d'interessamento agli UFO, per quanti sforzi abbia fatto, non sono riuscito a convincermi che questi fenomeni non esistano".
Fonti
- ↑ Stilo, Giuseppe (2000). Scrutate i cieli! 1950: la grande ondata dei dischi volanti e la globalizzazione del fenomeno UFO. Torino: UPIAR
- ↑ Stilo, Giuseppe (2002). Ultimatum alla Terra. 1952: i dischi volanti in Italia e nel mondo. Torino: UPIAR
- ↑ Stilo, Giuseppe (2004). L’alba di una nuova era. 1946: il fenomeno dei “razzi fantasma” in Italia e nel mondo. Torino: UPIAR
- ↑ Stilo, Giuseppe (2006). Il quinto cavaliere dell’Apocalisse. La grande ondata UFO del 1954 – Tomo Primo: dal 1° gennaio al 31 ottobre. Torino: UPIAR
- ↑ Stilo, Giuseppe (1998). Il mistero delle "green fireballs". Torino: UPIAR
- ↑ Una versione non aggiornata della bibliografia è in: Cabassi, Renzo, et al (2006). L.T.P.A. International Bibliography On Some Luminous Transient Phenomena in the Atmosphere. Torino: UPIAR
- ↑ Stilo, Giuseppe (2005). Congedo dall'ufologia?. UFO - Rivista di Informazione Ufologica. 32. dicembre. 45-48