Per contribuire a WIKIUFO è necessario registrarsi ed accedere al sistema. Tutti i contributi verranno verificati e, se non in linea con la filosofia di WIKIUFO, rimossi.

Valutazione UNICAT

Da WikiUFO.

Definizione e struttura generale

Sistema di valutazione delle testimonianze ufologiche ideato dall'ufologo statunitense Willy Smith (1920-2006), titolare del progetto UNICAT, insieme all'astronomo ed ufologo J. A. Hynek.

Il sistema di valuazione UNICAT delle testimonianze ufologiche è in realtà un metodo di di analisi statistica destinato a discriminare UFO da IFO.

E' possibile sostenere che nel 1987 il sistema UNICAT aveva raggiunto la sua maturità. In quell'anno, infatti, Smith pubblicò un lavoro per certi versi non più superato[1] da quelli successivi. 

La riflessione di Smith muove dal punto specifico della controversia sulla cosiddetta "indiscernibilità UFO/IFO" caratteristica del dibattito teorico degli Anni '80 del XX secolo.

Smith, più attento al versante americano del dibattito sulla possibilità di stabilire con metodi quantitativi l'appartenenza a popolazione diverse dei casi identificati e di quelli non-identificati, cosa che, a suo avviso "risolverebbe il problema dell'esistenza degli UFO", ne attribuisce la paternità all'ufologo Allan Hendry, cui rimprovera in particolare di aver sottovalutato, anche grazie ad "argomenti speciosi" gli esiti dell'esame statistico condotto sul punto nel 1955 dal Battelle Institute americano[2], che per il suo lavoro aveva considerato sei parametri.  

Dopo aver sviluppato considerazioni critiche sul modo in cui l'ufologo spagnolo V. J. Ballester Olmos aveva inserito i casi nel suo catalogo NELIB, che comprendeva gli eventi "negativi" (ossia identificati) di atterraggio verificatisi nella penisola iberica, Smith ritenne necessario creare in modo artificiale un catalogo di casi identificati da usare a fini comparativi con gli altri.

Condusse un esperimento nel quale i soggetti cui veniva chiesto d'inventare dei casi ufologici i cui elementi di base fossero poi impiegabili come parametri di riferimento non sapevano a quali scopi era fatto lo studio: la conclusione fu che era inevitabile ricorrere ad un approccio non comparativo, dunque basato soltanto sui dati fenomenologici raccolti.  

I parametri cinematici UNICAT

Fin dall'inizio, Smith ed Hynek ebbero come obiettivo la costruzione di un campione omogeneo grazie al quale "identificare delle caratteristiche ripetitive presenti nei rapporti UFO" e costruire una base di dati su di essa. Insomma, i due studiosi ritenevano che la ricerca efficace delle proprietà descrittorie dei fenomeni UFO fosse non solo possibile, ma almeno in potenza, fattibile.

Una prima selezione fu operata da Hynek sulla base dell'esperienza accumulata. I primi risultati furono presentati da Hynek nel 1984-85[3][4][5], ma l'ampliamento della prospettiva condusse nel giro di due anni lui e Smith ad isolare 225 parametri che furono raggruppati in categorie.

Su uno di questi gruppi, denominato dei parametri dinamici si concentrò l'interesse dei due. I parametri dinamici concernono le caratteristiche di moto descritte nei rapporti UFO. Sei di questi parametri, meglio definiti come cinematici furono studiati statisticamente su una base di dati di 600 casi. La correlazione fra parametri era tale che - ad esempio - silenziosità e stazionamento ricorrevano in oltre metà dei casi, la velocità eccezionale in oltre il 20% e così via. Le correlazioni fra parametri però furono confermate in molti altri esempi considerati. Anche se i parametri presi in considerazione erano quattro o cinque le correlazioni risultavano confermate.

La conclusione di Hynek e Smith è che nei rapporti UFO, i parametri dinamici più descritti non sono indipendenti bensì fortemente correlati fra loro.

La dispersione spazio-temporale assai forte dei rapporti d'avvistamento spinge a far ritenere che fra tutti questi descrittori vi sia una causa comune, ossia il fenomeno UFO stesso come lo si deduce da rapporti d'avvistamento ad alta qualità. Considerando il problema dal punto di vista opposto, è possibile affermare che i parametri sono fra loro associati dal fenomeno che descrivono.

In questo senso, i due studiosi si spingevano ad affermare che era possibile una definizione operativa del modo in cui valutare le segnalazioni giunte a nostra conoscenza: i fenomeni UFO isolabili dal resto della popolazione statistica si trovano fra quelle osservazioni caratterizzate da una combinazione fra parametri che non può esser dovuta a nessun manufatto noto all'attuale tecnologia oppure a fenomeni naturali conosciuti.

Corollario della conclusione enunciato da Smith ed Hynek è pertanto che il fenomeno UFO è un nuovo fenomeno scientifico.

Fonti

  1. Smith, Willy (1987). The case against skepticism. In: Evans, Hilary & Spencer, John (a cura di). UFOs 1947-1987. The 40-year search for an explanation. Londra: Fortean Tomes. 371-376
  2. Davidson, Leon (a cura di) (1971). USAF Project Bluebook Special Report # 14, 5 maggio 1955. Analisi a cura del dott. L. Davidson, quarta edizione
  3. Hynek, J. Allen (1984). The Properties of the UFO Phenomenon, Annual meeting AAAS, New York, 29 maggio 1984
  4. Hynek, J. Allen (1984). The Properties of the UFO Phenomenon. MUFON UFO Symposium Proceedings. 162
  5. Hynek, J. Allen (1985). Parameters of the UFO Phenomenon. Meeeting del GEPAN, Tolosa, 24-25 giugno 1985